Dolci nuovi, con ingredienti antichi: la sfida lanciata ai pasticceri di Apei (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana) per il Seminario pubblico 2024, che si è tenuto presso il Museo Egizio di Torino

Immaginare dolci partendo da ingredienti antichi, nello specifico quelli di 5mila anni fa. È stato il compito sul quale si sono misurati i pasticceri Apei (Ambasciatori Pasticceri dell'Eccellenza Italiana) in occasione del Seminario pubblico 2024, Aromi dell’antico Egitto che ha avuto come palcoscenico il Museo Egizio di Torino. Per una domenica il Museo, che ha inserito l’evento nei festeggiamenti del bicentenario, è diventato la casa dei pasticceri che hanno accolto i visitatori con degustazioni di bocconi dolci e salati a base di miele, mele, melone, datteri, anice, menta piperita, ma anche carote, cipolla, porro, sedano e basilico, insieme al sorbetto al limone e basilico, e gelato al miele con croccante di mandorle. «Abbiamo voluto condividere questa giornata con il Museo Egizio facendo diventare il Seminario una grande festa per Torino con l’obiettivo di divulgare la bontà e la bellezza della pasticceria italiana, che si nutre quotidianamente di entusiasmo, competenza e ricerca, ingredienti essenziali affinché questo meraviglioso settore possa battere sempre la strada dell’eccellenza», ha spiegato il presidente Apei, Iginio Massari.

Fabrizio Galla, eletto Pasticcere dell'anno Apei

Fabrizio Galla, pasticcere dell’anno

Il secondo seminario Apei è stato anche l’occasione di nominare il torinese Fabrizio Galla pasticciere dell’anno per «la professionalità, la ricerca e il desiderio di condividere l’eleganza e l’eccellenza che contraddistingue ogni sua realizzazione».

Nato a Chivasso nel 1973, medaglia di bronzo e premio speciale per la torta Jessica alla Coupe du Monde de la Pâtisserie 2007, Galla succede a Salvatore Varriale scrivendo il suo nome nell’albo d’oro dell’Associazione presieduta da Iginio Massari con il quale condivide anche la partecipazione a Relais Dessert. Galla ha anche vinto il premio Pasticcere dell'anno ai Barawards 2023. Il neo pasticcere dell’anno ha ospitato i colleghi Apei nella pasticceria di San Sebastiano Po inaugurata nel 2018 dove c’era il ristorante di famiglia che gestisce con la moglie Federica. «Questo premio mi gratifica perché è un riconoscimento importante per la mia attività professionale che mi è stato assegnato da illustri colleghi», ha affermato Galla che continua la sua costante ricerca. «Adesso, oltre allo sviluppo delle nostre linee di prodotti, ci stiamo concentrando nella selezione di alcuni tè e infusi da abbinare ai nostri dolci».

Fast good, la preparazione al caffè che ha vinto il contest Cappuccino da mangiare

Il contest Cappuccino da mangiare

Dopo le visite al laboratorio di Giaveno di Guido Castagna, che ha mostrato ai colleghi la lavorazione dei gianduiotti secondo il metodo naturale, e alla pasticceria di Fabrizio Galla, il Seminario è proseguito alla Factory 1895 Coffee Designers by Lavazza con il contest Cappuccino da mangiare. I pasticcieri riuniti in gruppi di lavoro regionali e interregionali si sono messi in competizione per realizzare dolci da abbinare allo specialty blend Noble Volcano di 1895 Coffee Designers by Lavazza preparato in versione cappuccino. A convincere la giuria composta da Lorenzo Cresci, giornalista de Il Gusto – La Repubblica, Roberta Schira, critica gastronomica e giornalista del Corriere della Sera, Indira Fassioni, responsabile della sezione Food di TgCom24, e Sarah Scaparone, giornalista di Pasticceria Internazionale, è stata la squadra composta dai Maestri Denis e Andrea Buosi, Emanuele e Filippo Valsecchi, Vincenzo Santoro, Domenico Di Clemente e Giuseppe Piffaretti, con “Fast Good”: un finto hamburger composto da maritozzo al caffè con bagna e craqueline al caffè macinato, farcito con spumoso alla vaniglia e crema pasticcera al caffè, accompagnato da patatine realizzate con gelato al caffè con glassa pinguino al caramello.

Rosa Oliveri

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